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CRESCITA PERSONALE:
ORIENTAMENTO DI PERCORSI SENSORIALI

a) DEFINIZIONE

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Che cosa sono i "percorsi di isolamento sensoriale"?

 

Si deve partire dal fatto che la realtà in cui viviamo va ben oltre le nostre percezioni sensoriali e che siamo dotati anche di notevoli potenzialità extrasensoriali per non parlare poi della sfera mentale che racchiude tutte le nostre emotività, le quali incidono non poco nel nostro modo di agire e pensare in questo mondo.

Alle nostre latitudini, vuoi per la diffusione martellante del consumismo, vuoi per il crollo della spiritualità, usiamo piuttosto male e in modo piuttosto limitato sia i nostri sensi che le nostre potenzialità extrasensoriali e perfino la nostra mente è talmente logorata dalle induzioni presenti in modo dominante nella nostra società da non risultare pienamente libera e serena come invece dovrebbe essere.

Il percorso di isolamento sensoriale si inserisce quindi in questo contesto negativo al fine di liberare tutte le nostre positività, allontanare bisogni e paure indotti e esaltare la nostra presenza in questa realtà scoprendola a 360 gradi. 

 

Come mi sono avvicinato a questo ambito?

 

Il percorso nasce in Svizzera sulla fine degli anni '80 quando ero studente all'Università di Friborgo.

Fui invitato ad un convegno sul razzismo allora dilagante.

All'inizio di tale evento, i relatori fecero entrare dieci donne e dieci uomini, tutti con una caratteristica in comune: erano fondamentalmente razzisti.

L'esperimento prima cominciò prima con le donne e poi proseguì allo stesso modo con gli uomini.

Fu richiesto ad ognuna di loro di stabilire per iscritto una scala di valori relativa alle altre partecipanti indicante la persona che ritenevano "migliore" e giù giù fino a quella che invece consideravano l'individuo peggiore del gruppo. 

Dopo avere stilato ognuna tale lista, ad ogni soggetto furono isolati i "sensi primari": vista, olfatto e udito.

Per diversi minuti, i soggetti così isolati dovettero interagire tra loro soltanto toccandosi e affidandosi a elementi di percezione extrasensoriali e mentali.

Prima di "liberarli", fu loro chiesto di stabilire una nuova scala di valori sulla base di questo esperimento.

La cosa stupefacente fu che ogni soggetto stabilì una scala di valori del tutto diversa rispetto alla prima.

Il tutto sancì una verità evidente: il razzismo si forma essenzialmente tramite intolleranze derivanti dalle nostre percezioni sensoriali, extrasensoriali e mentali e quindi non ha assolutamente alcun riferimento con elementi di ordine culturale come invece si accaniscono a rivendicare ancora oggi certi movimenti politici.

Sulla base di questo esperimento aderii ad un gruppo ristretto di studio volto ad approfondire l'argomento attraverso una ricerca socio antropologica di quanto avviene nelle popolazioni che vivono in modo comunitario fuori dall'Occidente (Aborigeni, Amerindi, Pigmei, Masai, ecc..) da una parte e andando a sperimentare nuove forme di scoperta legate al nostro essere e all'ambiente che ci circonda dall'altra.

Il lavoro svolto in quel periodo portò poi alla creazione di un vero e proprio "Percorso di isolamento sensoriale" che col tempo si è poi evoluto anche in una espressione individuale e recentemente nella sfera dei rapporti di coppia, di amicizia e a livello filiale e fraterno.

 

Chi sono le persone che si rivolgono a me e quali esigenze hanno?

 

Il percorso si rivolge a tutti, dai bambini agli adulti.

Ovviamente, sono esclusi i soggetti con patologie mentali o con limiti fisici troppo importanti.

Si rivolgono a me principalmente persone che sono coscienti di non interagire pienamente con la realtà in cui vivono e che sentono il bisogno di crescere sia individualmente che collettivamente per scoprire tutte le enormi positività presenti nel loro essere.

Gli individui estremamente razionali, materialisti e limitati da false sicurezze e da luoghi comuni indotti non sono certamente fra coloro che possono essere interessati a vivere una simile esperienza.

 Infatti, qui non si danno risposte ad alcun perché, né si intende guarire dal male chicchessia, ma soltanto orientare i soggetti coinvolti in un percorso di crescita positiva, emancipatrice e liberatoria.

 

In che modo vengono orientate le persone coinvolte in un percorso di isolamento sensoriale?

 

L'originalità del percorso sta nel fatto che il soggetto coinvolto è attivo e non passivo. Tocca soltanto a lui costruire il proprio percorso, che ha un inizio e una fine (con l'orientatore) ma che poi potrà proseguirsi per il resto della sua esistenza sia a livello individuale che (possibilmente) collettivo. 

L'orientatore orienta, suggerisce, ma non impone mai nulla e si adegua al soggetto (percorso individuale) o al gruppo (percorso collettivo).

Quindi trattasi di un'attività che non si impara consultando un manuale e che non si può definire come una tecnica, ma che richiede una predisposizione individuale nel riuscire a reperire tutti quelli elementi specifici di una persona o di un gruppo che poi traducendosi in varie prove permetteranno quella crescita positiva, emancipatrice e liberatoria di cui sopra. 

Detto questo, non si tratta né di una disciplina e nemmeno di una terapia.

Non ha alcun elemento trascendentale e non si limita a banali "prove fai da te" di isolamento sensoriale come possono avvenire in ambito ludico o nelle cene al buio.

Un orientatore opera spinto da un senso di missione considerando il compenso che percepisce per ogni percorso come un mezzo utile per diffondere e far crescere il percorso nel paese in cui è attivo.

Il percorso di gruppo si sviluppa in tre incontri di mezza giornata ognuno o in un weekend. Il primo incontro è introduttivo e serve per "rompere il ghiaccio" tra i partecipanti e creare un forte senso di complicità.

Il secondo incontro si estende con prove all'esterno, mentre il terzo viene interamente autogestito dai partecipanti con l'auspicio che poi il gruppo costituito possa proseguire e vivere di vita propria, "illuminando" allora il mondo con l'enorme carico di positività che si troverà ad avere in quel dato momento.

Il percorso individuale dura circa mezza giornata e si svolge di solito presso il domicilio del soggetto coinvolto in presenza di persone a lui care che sono in grado di emanare una forte positività nei suoi confronti.

Apparentemente più rigido di quello di gruppo, è una forma potente di cambiamento positivo dell'individuo che poi si sentirà maggiormente forte e sereno nel caso intendesse vivere un'esperienza di gruppo.

Il percorso di coppia presenta analogie con quello individuale, sia nelle modalità di esecuzione che nella tempistica. 

In entrambi i casi, si possono vagliare progetti di percorsi ad hoc in accordo con il (i) soggetto interessato (i).

 

Quali sono i benefici nel praticare un percorso di isolamento sensoriale?

 

Si acquisisce una maggiore serenità e si riesce a recuperare forze ed energie notevoli che nella vita quotidiana vengono spesso ridotte o comunque colpite dai grandi ostacoli che essa comporta.

L'accettazione dell'altro diventa una cosa normale e l'umiltà una caratteristica maggiormente presente nel nostro comportamento.

Coprirsi gli occhi con una benda non si riduce quindi più una semplice prova ludica o esperienziale, ma si inserisce invece come un momento (che a volte può essere unito all'isolamento di altri sensi) di dialogo profondo con sé stessi scoprendo cose sempre nuove e importanti relative al nostro essere e alla realtà in cui viviamo.

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b) CAMPI DI APPLICAZIONE

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  • PERCORSO DI ISOLAMENTO SENSORIALE INDIVIDUALE E/O DI COPPIA

 

Non tutte le persone riescono ad affrontare le logiche tipiche di attività da fare in gruppo e quindi è utile prevedere un percorso preliminare per questo tipo di soggetti.

Questo limite può essere dovuto a timidezza eccessiva, timori infondati e traumi di vario genere.

Quindi va rispettato ed il soggetto va aiutato nel superarlo e nel riuscire a dargli eventualmente la possibilità effettiva di partecipare successivamente a un percorso di gruppo.

Di qui la necessità di proporre un percorso di isolamento sensoriale individuale che si articola in varie fasi:

 

1° "Rinascita": riscoperta del proprio essere.

2° Confronto di positività e negatività nell'approccio di ogni senso.

3°  Confronto di positività e negatività nell'approcio di elementi extrasensoriali.

4° Confronto di positività e negatività nell'approccio di elementi emotivi.

 

Fermo restando che permane l'isolamento visivo a ogni incontro, il raggiungimento di un isolamento sensoriale totale si ottiene in modo progressivo ed interagendo costantemente col soggetto, in quanto al superamento di ogni prova vi è sempre un importante momento di condivisione tra il corsista e il conduttore.

Il materiale da procurarsi è lo stesso di  quello previsto nel percorso di  gruppo con l'aggiunta di acqua e crema per il viso.

La durata del percorso indiduale varia tra le quattro e le sei ore.

Al termine del percorso, corsista e conduttore decidono insieme se è il caso di proseguire verso un percorso di gruppo o meno.

Esiste anche un percorso di coppia (marito e moglie, fratello e sorella, madre e figlia...) che si sviluppa secondo modalità analoghe al percorso individuale e che prevede un rafforzamento del rapporto attraverso un superamento dei contrasti in essere tra i partecipanti e un'esaltazione degli elementi che li uniscono.

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  • PERCORSO DI GRUPPO

 

IMPOSTAZIONE

 

Numero minimo di partecipanti ad ogni singolo percorso: 6.

Numero massimo di partecipanti ad ogni singolo percorso: 8.

 

1° incontro (seminario):

 

durata 4 ore circa. Prima parte dedicata alla sfera individuale nella quale grazie alla voce guida e ai suggerimenti del conduttore si fanno attività di isolamento progressivo dei sensi primari (vista, udito, olfatto). Seconda parte dedicata a attività di carattere collettivo in isolamento sensoriale parziale o totale. In ognuna delle due fasi, vi sono sempre momenti di confronto e condivisione tra i partecipanti con la mediazione del conduttore.

 

2° incontro:

 

durata dalle 6 alle 8 ore. Può essere fatto in due giorni o su un giorno intero. E' sempre diviso in due parti, in modo analogo a quanto avviene nel seminario, ma le attività vengono fatte anche in ambiente esterno e prevedono specie nella fase collettiva, un coinvolgimento maggiore dei partecipanti. Un momento importante per quanto riguarda la fase individuale è dedicata al confronto e alla condivisione delle esperienze fatte in casa propria durante il lasso di tempo tra il seminario e questo incontro. Il raggiungimento dell'isolamento sensoriale totale si fa anche qui in modo progressivo e rimangono importanti i momenti di confronto e condivisione tra i partecipanti.

 

3° incontro:

 

durata di 4 ore circa. Sulla base degli incontri precedenti e delle esperienze fatte in casa propria (sia sul piano individuale che eventualmente familiare), i partecipanti autogestiscono l'incontro confrontandosi e mettendosi in gioco sia in attività individuali che collettive. Il tutto sotto la supervisione del conduttore che può suggerire e consigliare i partecipanti.

Periodo di tempo tra un incontro e l'altro: da uno a due mesi.

Finito il percorso, l'auspicio è che i gruppi così formati possano continuare a vivere di vita propria e a confrontarsi in un percorso di crescita individuale e collettiva innovando o ripetendo le attività ad esso legate, mantenendo un rapporto epistolare e costruttivo col conduttore.

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  • CAMPI PROGETTUALI

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Accanto alle proposte di percorsi standard (di gruppo, di coppia e individuali), si possono elaborare progetti di percorsi sensoriali ad hoc legati a situazioni particolari individuali o di gruppo. Questi percorsi vengono progettati attraverso una collaborazione con i soggetti a cui si rivolgono, coi quali vengono poi concordati programmazione, modalità e orari.

 

1. Percorsi sensoriali femminili

 

La donna nella nostra epoca subisce ancora largamente discriminazioni sia sul piano sociale che professionale, ragion per cui le problematiche che può incontrare nella propria esistenza sono non poche e spesso di non facile soluzione.

In questi casi, un percorso sensoriale può consentire al soggetto di recuperare una propria dimensione individuale e sociale e di costruirsi (o recuperare) un proprio equilibrio in grado di farla affermare come essere umano prima che come donna.

I percorsi sensoriali possono quindi essere proposti nei seguenti casi:

  • depressione post-partum: non si pretende certo di guarire il soggetto, ma si può orientarlo nella ricerca di un equilibrio che crei un terreno fertile per uscire dal periodo buio in cui vive

  • separazione o divorzio: in questo caso, si tenta di costruire un percorso identificativo nuovo del proprio essere svincolandolo dal passato e proiettato verso il futuro

  • sovraccarico di compiti: il soggetto è chiamato a costruirsi una sua dimensione ed un suo spazio autonomi dai pesi della vita quotidiana che alla lunga possono rivelarsi di difficile sopportazione

  • legami con i figli: la donna nel suo ruolo di madre, svela il rapporto che ha con loro attraverso una esplorazione profonda del proprio essere, al fine di poter migliorare l’interazione che ha con loro

  • relazione col partner: riscoprirsi per riscoprire il proprio rapporto col marito o compagno, stimolandolo maggiormente o proponendo quei cambiamenti che il proprio essere invoca nel proprio inconscio.

 

2. Percorsi sensoriali aziendali

 

In un mondo sempre più piccolo ed interconnesso, in cui lo stress da prestazione e la competizione possono spesso risultare esasperanti, la vita professionale in azienda può generare problematiche serie sul piano dell’autostima e nelle dinamiche di gruppo creare tensioni importanti che possono costituire limiti alla crescita positiva di una realtà economica.

Questo tipo di percorsi si attua necessariamente in una logica di gruppo e vengono proposti a entità comprendenti una mezza dozzina di individui.

I percorsi vengono mirati ad intervenire soprattutto nella sfera delle conflittualità tra colleghi e nel superamento di quelli elementi che possono essere controproducenti nella resa positiva di un lavoro in team.

 

3. Percorsi sensoriali in ambito didattico                                                

 

Trattasi di percorsi che hanno lo scopo di migliorare i rapporti tra i vari soggetti coinvolti (insegnanti, allievi e genitori) e di aiutare alla ricerca di un equilibrio che permetta di operare in modo ottimale a livello didattico.

Può essere proposto dalle elementari fino al liceo (eventualmente anche a livello universitario) e si concentra sullo svolgimento di attività che consentano di abbattere muri e limiti negativi tra i vari attori presenti.

Quindi le attività si realizzano su tre tappe di percorso consecutive diverse:

  • percorso tra insegnanti e allievi

  • percorso tra genitori e allievi

  • percorso tra insegnanti e genitori

 

4. Percorsi sensoriali linguistici

 

“Una lingua si impara a 90% a livello uditivo”.

Da questa affermazione evidente possono essere proposti percorsi sensoriali tesi all’insegnamento della lingua attraverso l’integrazione profonda e diretta di tutte quelle caratteristiche che rendono un idioma vivo e originale: termini, espressioni, pronuncia, sintassi, modi di dire, vocaboli…

La potenza della mente coinvolta rende l’apprendimento più efficace e veloce.

Provare per credere!

 

5. Percorsi sensoriali conoscitivi

 

Sono rivolti a quei soggetti che causa frustrazioni e complessi ingiustificati, incontrano serie difficoltà e limiti nel rapportarsi con l’altro sesso.

Tali limiti possono essere di natura psicologica e/o sessuale, spesso legate a vicissitudini famigliari o sociali problematiche.

Il loro superamento può essere orientato attraverso percorsi sensoriali che pongano come priorità il ritrovare l’amore per sé stessi e la costruzione autonoma di una individualità che possa dare quella sicurezza necessaria per riuscire a rapportarsi più serenamente con gli altri e a trovare un partner con cui vivere una relazione sentimentale

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c) LINK E OPERE DI RIFERIMENTO

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Link:

 

Gruppo su Facebook:

http://www.facebook.com/groups/196259840397528/

 

Pagine su Facebook:​

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  • Percorso di isolamento sensoriale:

https://www.facebook.com/pages/Percorso-Di-Isolamento-Sensoriale/1432904456988709

  • Percorso sensoriali individuali e di coppia:

https://www.facebook.com/percorsisensorialiindividualiedicoppia/

 

Playlist su youtube:

https://www.youtube.com/playlist?list=PLecbRX7IHbtjmgfUYqdc57wLge5w6g54S

 

Opere:

 

Anni fa, scrissi un libro sull'argomento, dal titolo, "Percorso di isolamento sensoriale", facilmente

reperibile su Amazon al seguente link:

 

http://www.amazon.it/Percorso-Isolamento-Sensoriale-Yvan-Rettore/dp/1291620877 .

 

Una seconda versione più ricca e dettagliata è stata pubblicata nel febbraio del 2018 ed è reperibile al seguente link:

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http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/i-percorsi-di-isolamento-sensoriale-un-modo-per-ritrovare-il-proprio-equilibrio-interiore/22570360 .

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